Kurama Ramen Bar, a Pescara la tradizione giapponese con DNA italiano

Nuovo ingresso nel panorama della ristorazione pescarese: si tratta di Kurama Ramen Bar, creazione di Leonardo De Menna, il quale, lo scorso 11 ottobre ha aperto in via Cesare Battisti un locale basato sulla cucina orientale. Per il cuoco, l’apertura del locale è il coronamento di una passione per la cucina che parte da lontano, quando, ancora bambino, osservava i lunghi processi con cui le sue nonne lavoravano gli ingredienti per poi cucinarli e che passa attraverso la gavetta nel settore Horeca locale ed anche olandese.

“La mia passione per la cucina - esordisce lo chef imprenditore - nasce, come per la maggior parte dei cuochi, dalle esperienze d’infanzia, quando cioè guardavo le mie nonne cucinare e lavorare gli ingredienti, trasformandoli in piatti che adoravo: quei sapori e quegli odori li ricordo ancora oggi, indelebili nella mia mente.”

E proprio dall’insegnamento delle nonne che Leonardo trae la sua personale filosofia della cucina, arte che come poche altre esalta la capacità dell’uomo di saper trarre molto anche partendo con poco.

“Il segreto della cucina è la trasformazione dell’ingrediente - afferma Leonardo -, anche il più semplice, con i suoi colori, le sue consistenze ed i suoi profumi, in un prodotto finito che sia speciale ed unico per il cliente, in modo che questi possa ricordarlo anche a distanza di tempo”.

Dopo gli studi superiori, il futuro chef a diciannove anni frequenta un corso di tecnico della ristorazione, per poi iniziare una gavetta in cui ha sempre dimostrato abilità e curiosità, ingredienti che gli fanno ben presto scoprire il ramen.

"Le mie prime esperienze le ho svolte presso alcuni ristoranti di Pescara - spiega De Menna -, poi sono stato nei Paesi Bassi, dove ho lavorato sia nei ristoranti sia negli alberghi e proprio qui ho mangiato per la prima volta il ramen: è stato amore a primo assaggio ed è diventato il mio pasto preferito nel post-lavoro".

Venuto ormai a contatto con la cultura e la cucina giapponese, il giovane chef inizia a studiare dettagliatamente la gastronomia nipponica, deciso ad esportarla anche in Abruzzo, regione in cui l'orgoglio per i prodotti locali è elevatissimo.

"Sono solito dire che ho appreso da autodidatta la cucina giapponese - racconta il cuoco -, perchè mi sono appassionato leggendo libri e guardando documentari sulla cultura e sulla cucina tradizionale del Paese del Sol Levante. Credo molto nelle potenzialità della cucina orientale e con questo voglio portare anche arricchimento e novità all'offerta gastronomica che si trova a Pescara".

Leonardo ha ritrovato nel ramen un sapore familiare, nonostante le migliaia di chilometri che separano l'Abruzzo dal Giappone: la genuinità e la forza dei sapori sono il trait d'union tra i prodotti tipici abruzzesi amati dallo chef fin dall'infanzia alla pietanza nipponica di cui si è appassionato in giovinezza.

"Il ramen è un ideale piatto conviviale - prosegue il ristoratore -, che riscalda ed è simile al brodo con il cardone che mangiamo a Natale: le due pietanze hanno una storia somigliante, poiché sono entrambi piatti poveri fatti con ingredienti provenienti dal luogo e che le donne di casa con ingegno e furbizia dovevano trasformare per sfamare tutta la famiglia. D'altronde, proprio i piatti poveri sono i più buoni di ogni cucina al mondo".

Nonostante tra il ramen e molti piatti della cucina italiana ci siano i punti di contatto sopra indicati dal cuoco, il prodotto tipico nipponico nel nostro Paese è conosciuto soprattutto nelle grandi metropoli, mentre è in crescita nelle altre aree. L’apertura di un locale basato su questo piatto può sembrare dunque, agli occhi di molti, una scommessa azzardata, Leonardo è fiducioso circa la buona riuscita del progetto.

“Pescara ha un grande margine di crescita - spiega - per arricchirsi anche da un punto vista culinario, accogliendo prodotti tipici di altre tradizioni gastronomiche. D’altronde, oggi questo è molto più facile: abbiamo, per la prima volta nella storia, i mezzi di comunicazione di massa, attraverso i quali qualsiasi cosa può viaggiare in ogni parte del globo. Occorre prendere spunto da altre culture e fondere esperienze, viaggi e conoscenze con la ricchissima offerta del nostro territorio.”

La simbolica fusione tra Oriente e Occidente paventata dal cuoco si realizza soprattutto nella scelta degli ingredienti, quasi tutti provenienti dalla nostra regione.

“Ho scelto - afferma l’imprenditore -, per quanto sia possibile, di unire cultura giapponese e asiatica alla tradizione abruzzese usando per la maggior parte ingredienti locali: sono riuscito a trovare tutti gli ingredienti che mi servivano poiché abbiamo un territorio ricchissimo, di cui dobbiamo prenderci cura alacremente”.

Uno staff snello e tutto familiare è la quinta colonna del nuovo locale, che mira a far sentire a casa propria i clienti.

“Al mio fianco ho mia sorella - conclude Leonardo-, che mi aiuta in sala: voglio altresì ringraziare i miei genitori che mi hanno aiutato e supportato in questo mio progetto, che senza di loro non sarebbe stato realizzabile. Anche per questo motivo, voglio mettere tutto il mio impegno per Kurama Ramen Bar, a cui ho dato uno stile informale dove le persone possono sentirsi a casa”.