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Gran Sasso Active Gourmet, partito il viaggio alla scoperta del territorio

Promosso da Wolftour Discover Abruzzo e Vini d’Altura di Pendeche, il percorso di approfondimento e valorizzazione ambientale, culturale e gastronomico della nostra regione ha preso il via lo scorso 21 marzo ed andrà avanti fino al 24 maggio, coinvolgendo le realtà ai piedi della più alta vetta appenninica

A cura di Davide De Vincentiis

Arte, cultura, natura e gastronomia sono i pilastri di Gran Sasso Active Gourmet, progetto lanciato da Wolftour Discover Abruzzo, operatore turistico specializzato nella vacanza attiva di tipo culturale e che gestisce in prima persona diverse attività sul territorio, punti ristoro, ricettività, parchi avventura e punti noleggio, e Vini d’Altura di Pendeche, che da anni lavora ad un metodo di affinamento sul Gran Sasso, lasciando riposare i vini di diverse cantine italiane, sotto una coltre di neve e ghiaccio.

Lo scopo sarà quello di celebrare e valorizzare la diversità delle proposte culinarie d’Abruzzo con un calendario di eventi-esperienza itineranti a numero chiuso, con particolare attenzione sulla qualità: l’area è quella del Gran Sasso, la più alta vetta degli Appennini, ai cui piedi vi sono alcuni dei tesori meglio custoditi della regione e la cui gastronomia prevede ingredienti unici.

Si tratta, dunque, di un format di carattere culturale e divulgativo, alla cui realizzazione hanno contribuito Compagnia delle Guide, Fornace del Bono, Rifugio Voltigno, RRTrek ed anche alcuni piccoli produttori del settore agroalimentare, rivolto ad appassionati, winelover, operatori, giornalisti e blogger. L’iniziativa si muove inoltre sulla scia del successo di altri eventi già organizzati in montagna, come la tre giorni all’Ostello Campo Imperatore con l’Accademia Niko Romito del 2022.

Si sono già svolti tre appuntamenti. Di questi, il primo, svoltosi il 21 marzo, intitolato La Fatticcia Ceciliana, l’innovazione della “Mazzafam” si è svolto nella valle del Mavone, tra Colledara e Tossicia, in provincia di Teramo: l’evento prevedeva la visita ai borghi di Castiglione della Valle, l’antica Castrum Leonis Vallis e di Azzinano, noto per i suoi murales. C’è stato anche l’incontro con i creatori del metodo Vini d’Altura ed una degustazione al B&B Scacciapensieri, consistente in una selezione di Fatticce Ceciliane e di vini teramani, come la Genziana d’Altura.

Una settimana dopo, il 28 marzo, c’è stato l’incontro intitolato emblematicamente Il Sacr’ovino, Metafisica di Pecore, Vino e Transumanza, sempre nella Valle del Mavone. Vi sono stati la visita guidata all’antico borgo di Tossicia, replicando l’incontro con i creatori del metodo Vini d’Altura e la degustazione al b&b, 4 portate in abbinamento con 3 Vini d’Altura.

Il calendario è proseguito con il terzo appuntamento, datato 11 aprile ed intitolato Il Panino Transumante, un pic-nic sull’acqua!. La location è stata la Riserva Naturale Regionale Lago di Penne: i partecipanti hanno svolto un’escursione in canoa canadese con tanto di brindisi galleggiante. In riva al lago, invece, i partecipanti hanno degustato un pic nic gourmet.

Il successivo 18 aprile, che si svolgerà sempre a Penne, vi sarà invece l’incontro Una Cotta per la Ricotta, virtuosismi di un nobile ingrediente: dopo la visita guidata al centro storico della città, che conserva le vestigia di un passato glorioso come capitale del popolo italico dei Vestini e importante città medioevale. Oltre all’incontro con i creatori del metodo Vini d’Altura, ripetuto in tutti gli appuntamenti, ci sarà una cena gourmet alla Fornace del Bono, per 4 portate in abbinamento con 3 Vini d’Altura. La quota di partecipazione è di 80 euro per un massimo di 12 partecipanti.

Tre settimane più tardi, il 10 maggio, ci si sposterà più a sud, nell’Altopiano del Voltigno, in un’escursione tra la Via del Sale e gli antichi tratturi. Oltre al consueto incontro con i creatori del metodo Vini d’Altura, ci sarà una cena informale al Rifugio Voltigno, che consiste in un piatto unico abbinati ancora una volta ad un Vino d’Altura. La quota di partecipazione è di 60 euro a persona, per un massimo di 8 partecipazione.

Infine, dopo 14 giorni, il 24 maggio, si svolgerà a Campo Imperatore, l’ultimo incontro, denominato Come tutto ebbe inizio, storia di un metodo unico al mondo. Prevista un’escursione lungo l’anello di Campo Pericoli in compagnia degli ideatori del metodo Vini d’Altura, gli stessi che saranno degustati sulla neve con Pranzo Gourmet al sacco “del famoso alpinista” con 3 calici. Saranno consentiti 15 partecipanti, per un quota di partecipazione pari a 100 euro a persona.

“Il vino e il buon cibo sono un vero e proprio brand territoriale - spiega Morena Pignoli di Wolftour - nel 2016 siamo stati presenti a Vinitaly, cinquantesima edizione del salone internazionale dei vini e distillati con un nostro stand per la promozione di attività turistiche legate all’enobike e da allora abbiamo lavorato per consolidare il binomio vino e turismo. Professionalità, qualità e innovazione sono i nostri punti di forza nell’organizzazione di viaggi ed esperienze turistiche in Abruzzo”.

Soddisfatto anche Bruno Carpitella, ideatore del metodo Vini d’Altura: “Con Vini d’Altura si intende contemporaneamente un metodo di affinamento unico e uno strumento di promozione territoriale: i vini provenienti da diverse regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia, passando per l’Abruzzo, compiono una Transumanza invernale fino ai 2000 metri del Gran Sasso”. Questo metodo di affinamento, unico al mondo, modifica il classico percorso microbiologico e chimico-fisico del vino, avvalendosi delle particolari condizioni climatiche e ambientali del massiccio abruzzese. Dopo 7 mesi in condizioni estreme e i successivi 12 mesi di riposo, i Vini d’Altura si contraddistinguono per le loro proprietà inconfondibili, che si tratti di vino bianco, rosato, rosso o spumante. Questo metodo originale permette di raggiungere in pochi anni una straordinaria espressione evolutiva, tenendo il vino al riparo delle normali compromissioni strutturali causate dal tempo".

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