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Futura, il ristorante che a Chieti mancava

Alla guida c’è Alessandra Di Paolo, giovane chef e proprietaria che propone, in un bellissimo ristorante nel cuore della città, una cucina del territorio, ma a modo suo

di Eleonora Lopes

Un ristorante che mancava a Chieti, una realtà promettente in continua evoluzione, parliamo di Futura, nuovo ristorante che ha aperto i battenti lo scorso aprile.

Chef e titolare di Futura è Alessandra Di Paolo. Classe 1988, Alessandra è una teatina doc. Dopo il liceo classico, si iscrive a Lingue ma senza alcuna convinzione, “Avevo sempre il pallino della cucina – ci racconta-. E nel 2014 riuscii ad entrare nella Scuola di Niko Romito a Castel Di Sangro. Ero entusiasta! Da lì è cambiata la mia vita. E’ stata un’esperienza formativa e personale importantissima”.

Terminata l’Accademia, la giovane cuoca inizia a muovere i primi passi presso Locanda Mammì ad Agnone che l’ha portata anche a São Paulo in Brasile in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo. Nel 2015 vola all’Expo all’interno del padiglione Eataly. Segue una breve parentesi lavorativa presso il ristorante stellato Villa Maiella a Guardiagrele. E infine, prima di aprire Futura, Alessandra trascorre quattro importanti anni al timone della cucina di Borgotufi, l’albergo diffuso a Castel del Giudice in Molise.

La cucina di Alessandra è moderna nell’idea e nell’esecuzione, ma molto radicata alla tradizione e al territorio. La scelta delle materie prime è molto curata, alcuni dei prodotti usati sono anche Presidi Slow Food. In merito alla proposta gastronomica, al momento è possibile scegliere à la carte, ma a breve verrà inserito anche un menù degustazione che sarà un piccolo viaggio sulla filosofia della cucina di Alessandra. Nel menù anche qualche piatto di mare ma la proposta è incentrata su prodotti di terra.

Ma passiamo al locale, intimo ed elegante, ha una vista meravigliosa sulla piazza San Giustino. Al momento la piazza è in via rifacimento, ma una volta terminata, la vista, ne siamo certi, sarà unica. Il ristorante si sviluppa su due livelli, all’interno ci sono i tipici mattoni a vista e volte a crociera, tutto è in perfetta armonia con il luogo che lo ospita.

“Ero appagata da queste importanti esperienze, - conclude la chef- ma avevo sempre l’idea fissa di tornare a Chieti, a casa, nella mia città. La mia è una cucina con elementi di tradizione ma a modo mio. Anche il nome che ho scelto mi rappresenta in pieno. E’ ispirato alla celebre canzone di Lucio Dalla. La ascoltavano i miei genitori quando mi mamma era incinta di me, la ascoltavo mentre mi recavo per la prima volta all’accademia di Niko Romito e addirittura mi padre, che mi ha sempre appoggiata in questa mia scelta di fare il cuoco, avrebbe voluto chiamarmi così. Un nome che è parte della mia vita”.

In bocca al lupo Alessandra per questa nuova avventura!

 

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