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Con 97mila presenze si chiude il Vinitaly 2024

Risposte importanti da operatori e pubblico per la qualità del vino abruzzese che si conferma un settore chiave per l’economia regionale

a cura di Eleonora Lopes

Si è chiuso mercoledì il Vinitaly che ha visto i vini abruzzesi distinguersi durante la kermesse internazionale con un interesse sempre più crescente da parte degli operatori del settore.

Plauso per il lavoro del Consorzio da parte del governatore della Regione e del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che grazie alla loro presenza hanno ribadito l’importante ruolo di tutela e valorizzazione della produzione vitivinicola abruzzese.

Una filiera che nel biennio 2022-2023 ha registrato un aumento dell’11% del fatturato dell’export dei vini abruzzesi, per un giro di affari complessivo di 255 milioni di euro.

Protagoniste, fin dall’immagine grafica dello stand, le 4 sottozone provinciali che caratterizzano le Doc abruzzesi, sia rosse che bianche: Colline Pescaresi; Colline Teramane; Terre de L’Aquila; Terre di Chieti. Al debutto la menzione Superiore per Pecorino d’Abruzzo e Cerasuolo d’Abruzzo, con una selezione di etichette per la prima volta in degustazione.

Altra grande novità del 2024 è stata la presentazione del Trabocco Spumante D’Abruzzo che ha da subito attratto l’attenzione specialmente dei più giovani anche grazie allo spazio pomeridiano dedicato a Trabocco e Mixology con 5 cocktails dedicati alla bollicina autoctona abruzzese. Il Consorzio ha realizzato anche attività nel cuore della città di Verona, in questi giorni di fiera, all’interno dello storico locale Romeo per ampliare il raggio d’azione e arrivare anche ai tanti winelover presenti.

Siamo soddisfatti e anche orgogliosi della grande visibilità di cui l’Abruzzo abbia potuto godere in questi giorni. Con il Modello Abruzzo abbiamo introdotto delle grandi novità che ci permettono ora di essere molto più competitivi nel mercato. Le prime conferme sono arrivate dai dati dei nostri vini. il Montepulciano d’Abruzzo è risultato al 4° posto per volumi di vendite in Italia, mentre il Cerasuolo d’Abruzzo ha registrato un aumento del 19% collocandosi al primo posto anche sulle variazioni di vendita”, ha spiegato Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio.

Le nuove annate hanno riscosso apprezzamenti: Montepulciano d’Abruzzo riconosciuto come uno dei Rossi più amati dal mercato, ma molto bene anche i Bianchi con il Pecorino d’Abruzzo superiore sugli scudi che ha attratto i palati più attenti e di cui si è parlato molto in fiera, il Cerasuolo d’Abruzzo continua invece ad affermarsi come proposta rosa molto amata e richiesta.

Il Consorzio, dopo questa quattro giorni, è pronto a ripartire con le tante iniziative sul territorio e nei mercati internazionali più importanti.

Per quanto riguarda i numeri nazionali, la 56^ edizione si è chiusa con 97mila presenze. In leggero incremento gli operatori esteri da 140 paesi a quota 30.070 (31% sul totale), di cui 1200 top buyer (+20% sul 2023) da 65 nazioni selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.

Bilancio positivo anche per Vinitaly Plus, la piattaforma di matching tra domanda e offerta con 20mila appuntamenti business, raddoppiati in questa edizione, e per il fuori salone Vinitaly and the city, che ha superato le 50mila degustazioni (+11%). La 57^ edizione si terrà a Veronafiere dal 6 al 9 aprile 2025.

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “Vinitaly consolida il proprio posizionamento business e un ruolo sempre più centrale nella promozione internazionale del vino italiano. I dati della manifestazione, unitamente al riscontro positivo delle aziende, confermano gli obiettivi industriali dell’attuale governance di Veronafiere fortemente impegnata a potenziare il brand fieristico del made in Italy enologico nel mondo. Va in questa direzione il rafforzamento della collaborazione con tutti i referenti istituzionali, oggi in prima linea con Veronafiere nel sostenere l’internazionalizzazione del settore”.

Sul fronte delle presenze estere a Vinitaly 2024, gli Stati Uniti si confermano in pole position con un contingente di 3700 operatori presenti in fiera (+8% sul 2023). Seguono Germania, Uk, Cina e Canada (+6%). In aumento anche i buyer giapponesi (+15%).

Chiuso Vinitaly, si confermano i primi appuntamenti del calendario estero: Wine to Asia (Shenzen 9-11 maggio 2024); Vinitaly China Roadshow, Shanghai, Xian, Guangzhou (2-6 settembre 2024); Wine South America a Bento Gonçalves (RS) Brasile (3-5 settembre 2024); Vinitaly USA (Chicago 20-21 ottobre 2024); Vinitaly @ Wine Vision (Belgrado 22-24 novembre 2024).

 

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