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Le palestre si preparano a ripartire: la CrossGym Chieti "riabbraccia" la sua famiglia

Tre mesi terribili alle spalle per il settore sportivo italiano: dal silenzio del governo agli investimenti per la ripartenza; la fase 2 delle palestre sembra finalmente vedere la luce

di Marco Abbonizio

I danni economici del Covid nei vari settori produttivi dell’economia nazionale ed abruzzese sono di un’entità inquantificabile, così come gli strascichi che il virus lascerà nei prossimi mesi ed addirittura anni, in termini monetari ed in termini di vita quotidiana in generale, con una rivoluzione forzata del modus operandi giornaliero che possa essere in linea con le normative che viaggiano di pari passo con il rischio contagio che, nostro malgrado, continua e continuerà per un lungo periodo ad essere dietro l’angolo. Tra i settori più colpiti non può che essere menzionato quello sportivo, facendo riferimento in particolar modo a palestre ed ASD di ogni tipologia. A questo proposito Stefano Quarta, titolare della Crossgym Chieti, ci ha spiegato in qualità di “portavoce” del settore, le difficoltà delle palestre nel combattere questo difficilissimo momento, le aspettative sulla riapertura ed i timori per il futuro accompagnati dalla voglia irrefrenabile di tornare in azione.

«Siamo chiusi da quasi tre mesi ed è veramente dura – spiega Stefano Quarta ai microfoni di Abruzzo Impresa – speravamo in una possibilità di riaprire ad inizio maggio ma ciò non è accaduto. Non nascondo che nelle diverse fasi dell’emergenza noi del nostro circuito, di ASD e palestre, ci siamo sentiti abbastanza esclusi dato che non siamo mai stati menzionati da inizio marzo ad inizio maggio. Sono personalmente molto amareggiato per questo: la nostra categoria muove milioni di persone che penso meritassero un’attenzione maggiore. Solo nella mia palestra ci sono sette istruttori, molti dei quali con famiglie da sfamare e con bollette ed affitti da pagare, non è stato bello ritrovarsi senza certezze sul futuro, al di là dei 600 euro destinati ai Collaboratori Sportivi».

Una situazione estremamente complicata quella descritta da Stefano della Crossgym Chieti; come se non bastasse, a rincarare la dose, ci si avvia ad una fase 2 delle palestre che prevede una serie di normative stringenti e di divieti molto rigidi che porteranno ad inevitabili investimenti sulla sicurezza accompagnati da numeri in netto calo per la necessità di ridurre la capienza dei locali.

«Stiamo da tempo lavorando sodo per farci trovare al top ad una probabile riapertura fissata per il 25 maggio. La nostra struttura - prosegue Quarta - è in grado di garantire, oltre che ogni tipo di comfort, tutte le sicurezze necessarie ai nostri clienti. Con gli ingenti interventi che stiamo compiendo vogliamo che questa crisi diventi un’ulteriore opportunità di crescita per guardare al futuro con l’ottimismo e l’intraprendenza che da anni ci contraddistingue in tutte le nostre attività».