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Crisi LFoundry: "Auspichiamo le scelte giuste”

E' questo l'appello della Uilm Aquila Teramo per la multinazionale di Avezzano

A cura della redazione

“È un momento delicato per LFoundry: auspichiamo le scelte giuste”. È quanto chiede la Uilm Aquila Teramo, analizzando la situazione dell’azienda nella difficile fase che si trova ad affrontare. “Sì, ma quali sono le scelte giuste o almeno in quale direzione dovrebbe muoversi l’azienda? Dalle informazioni di cui disponiamo, è ormai assodato un cambiamento a livello societario: è stato detto da Galbiati negli incontri con i dipendenti e alla Regione lo scorso autunno, nonché da Famà al Ministero lo scorso novembre. Più volte i rappresentanti aziendali hanno parlato di due ipotesi sul tavolo. Oggi si ha la percezione che le trattative stiano proseguendo e che qualcosa verrà comunicato. Auspichiamo che ciò avvenga il prima possibile, in modo da chiarire le prospettive futura per lo stabilimento”.

Ricordiamo che lo stabilimento di Avezzano della LFoundry, appartiene al colosso cinese SMIC, ed è un'azienda specializzato nella produzione di semiconduttori e circuiti integrati.

In quale direzione, però? “Alcuni elementi – prosegue la Uilm - sono contenuti nella premessa dell’intesa firmata per i contratti di solidarietà. Ad oggi, LFoundry non è riuscita fino in fondo a diversificare i clienti. Lo sviluppo che ha portato avanti su piattaforme prioritarie e l’apertura che ha prodotto nell’accettare piattaforme di altri clienti (ricordiamo ad esempio il più volte citato progetto Dark Side per il quale LFoundry produrrà i sensori ottici) hanno portato sicuramente ad aprire l’azienda verso prospettive che sembrano interessanti, ma che, oggi, non sono sufficienti a produrre un utilizzo diversificato della linea produttiva. La preponderanza nella produzione dei sensori di immagine per il suo cliente storico non è cambiata, comportandole criticità evidenziate nel verbale dei contratti di solidarietà. È una dipendenza che fa soffrire l’azienda in quanto non può contrastare né la diminuzione della domanda né la contrazione dei prezzi vendita. Sicuramente, quindi, è auspicabile superare questa dipendenza del mono-cliente o comunque trovare meccanismi che non la rendano una spada di Damocle sulla marginalità dei risultati”.

La Uilm inoltre rimarca un altro elemento, concatenato al primo, sempre esposto nei tavoli di confronto dall’azienda: l’alta incidenza del costo del lavoro in un business il cui sviluppo ha abbandonato l’Europa anni fa. “Abbiamo firmato i contratti di solidarietà – continua il sindacato - consapevoli che questa scelta rappresentasse sicuramente un problema, ma comunque un problema “necessario” per trovare un tempo sufficiente per risolverlo, senza che creare traumi sociali. Auspichiamo che la rinnovata compagine societaria ponga l’adeguata attenzione con una visione prospettica che porti LFoundry ad essere un’azienda presente nel territorio nei prossimi anni offrendo lavoro altamente specializzato e di qualità. Un’azienda come LFoundry non può non valutare attentamente le prospettive che l’Industria 4.0 offre in tal senso. Investimenti in questo campo sono fondamentali e possono portare a cambiare la struttura dei costi del lavoro, senza creare disagi grazie anche alla possibilità di cominciare ad intercettare i pensionamenti che, a breve, potranno esserci. Tutto questo, in un’azienda che, tra poco, compirà trent’anni di vita nel territorio e che inizialmente assunse molte lavoratori e lavoratrici che avevano precedenti esperienze di lavoro. Risultati ottenuti anche grazie a quanto fatto da noi sindacati che abbiamo permesso un emendamento che consente ai lavoratori turnisti di accedere alla pensione con i cosiddetti “lavori usuranti”.

In questo momento di incertezza e di giustificata apprensione, quindi, la Uilm “auspica che LFoundry lavori per migliorare le sue marginalità dovute all’attuale struttura del fatturato e pensare a come cambiare la struttura dei costi del lavoro ottimizzando la produttività. Se con l’operazione che sta portando avanti riuscirà a fare questo, possiamo pensare di continuare a difendere il lavoro sul nostro territorio”.

 

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