Instagram Facebook Youtube #abruzzoimpresa
AccediAccedi

“Le intolleranze alimentari non esistono" (o quasi)

Alcune riflessioni sul libro del dottor Attilio Speciani

A cura di Pietro Campanaro

Prendo spunto dal titolo di un libro uscito da poco in libreria per parlare di un argomento molto delicato ed attuale con cui da nutrizionista ho a che fare molto frequentemente, il volume scritto dal dottor Attilio Speciani allergologo ed immunologo si intitola “Le intolleranze alimentari non esistono – La relazione infiammatoria tra cibo e salute finalmente spiegata in modo scientifico” (Edizioni LSWR).  In sintesi il dott. Speciani afferma che a parte le allergie note e diagnosticabili legate alle Immunoglubuline E (IgE) per cui è necessario eliminare gli alimenti a cui si è allergici (per esempio uovo, crostacei ecc. dove l'assunzione di questi cibi povoca una vera e propria reazione allergica con liberazione di IgE), le intolleranze alimentari sono legate a fenomeni di sovrastimolazione del sistema immunitario mediate dalle Immunoglobuline G (IgG) e altre cellule immunologiche che generano infiammazioni a cascata capaci di interessare e colpire ogni organo o sistema dell'organismo ed in questa condizione anche gli alimenti possono avere una azione stimolante l'infiammazione. Quindi non più alimenti che generano direttamente intolleranze ma alimenti che scatenano una reazione infiammatoria in un sistema immunitario sovrastimolato e con questo si spiega anche il motivo per cui spesso eliminando un alimento a cui si è intollerante si ha la comparsa di intolleranze verso altri alimenti. E' un errore quindi eliminare totalmente gli alimenti a cui si è intolleranti, ed anche sui metodi di diagnosi delle intolleranze ci sarebbe molto da discutere, mentre invece sarebbe opportuno ridurre lo stato infiammatorio dell'organismo e la sovrastimolazione del sistema immunitario con una alimentazione varia e stili di vita adeguati.

Personalmente mi ritrovo molto con le conclusioni del dottor Speciani e anche se in maniera non così scientifica ho avuto da tempo la percezione che eliminare totalmente alimenti a cui si è intolleranti genera altre intolleranze ma al titolo di questo articolo che coincide con il titolo del libro ho aggiunto un (o quasi) perchè a mio parere c'è bisogno di puntualizzare qualcosa. La varietà e la quantità di alimenti che ogni essere umano ingerisce con la dieta è notevole per cui che l'organismo non riconosca bene o non tolleri qualche alimento ci può stare e come quando conosco tante persone e di queste qualcuna che mi è “meno simpatica” ci può stare ed allora che fare? Evitare la persona meno simpatica o fare uno sforzo per accettarla? Ecco a mio parere il segreto per gestire le intolleranze alimentari è tutto qui: abituare l'organismo ad accettare tutti gli alimenti senza esclusioni e ridurre le sovrastimolazioni al sistema immunitario quindi mangiare di tutto senza esagerare nelle porzioni ed evitare le alimentazioni monotone e ripetitive, evitare i cibi “industriali” molto elaborati o con additivi che generano infiammazioni e consumare alimenti più basici, ridurre i livelli di acidità nell'intestino consumando quotidianamente frutta, verdura e alimenti alcalinizzanti, ridurre lo stress del sistema immunitario facendo la giusta attività fisica, le giuste ore di sonno e rallentando i ritmi frenetici. Sembreranno banalità ma funzionano!

I miei riferimenti: Dr. Pietro Campanaro

Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta

info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com/; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro