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Il Natale in Abruzzo

Un piccolo viaggio sulle tradizioni gastronomiche locali durante le feste

a cura di Pietro Campanaro

“Eccolo qua il Natale” come dice Cesare Cremonini in una sua bella canzone, con la sua magia, le luci scintillanti, la gente in giro, i regali e ovviamente i pranzi e le cene “comandate” con le tavole addobbate, i piatti delle feste e i dolci che in Abruzzo non sono secondi a nessuno.

E allora facciamo insieme questo piccolo viaggio nella tradizione del Natale abruzzese.

Partiamo dalla vigilia, giorno di astinenza e digiuno in preparazione alla cena “di magro” composta tradizionalmente da nove portate come i mesi della gravidanza della Madonna mentre nel camino si accende il “ciocco” o “ceppo” di natale ovvero un pezzo di legna bello grande e resistente da durare tutte le feste di Natale così da poter scaldare Gesù Bambino appena nato. Largo quindi ai piatti a base di pesce come la pasta con il tonno, il baccalà fritto e arrosto, lo stoccafisso, i merluzzetti fritti e in alcune zone della nostra regione anche il capitone, le sardelle, le verdure pastellate e fritte come cavolfiore, finocchi, sedano, carciofi e cardo, le verze “strasciante”, la frutta secca e qualche dolcetto. Il pranzo di natale è a base di carne, si inizia col brodo di cardo (lu cardone) con pallottine e stracciatella, si prosegue con il lesso di cappone o tacchino conditi con sottaceti e si arriva ai primi che possono essere a seconda delle zone le “scrippelle mbusse”, i maccheroni alla chitarra con le pallottine o il timballo; i secondi piatti a base di carne possono essere il tacchino arrosto o alla “canzanese” caratteristico per la sua gelatina, il pollo al forno o l'agnello alla brace.

Il pranzo di natale si conclude con i dolci tradizionali che meritano un capitolo a parte per la varietà e la bontà, ne cito solo alcuni: bocconotti, parrozzo, sfogliatelle, neole, pizzelle, ferratelle, calgionetti, torrone di cioccolata con nocciole, spumini, torroncini, fritti di latte, mostaccioli, finocchietti, sassi d'abruzzo, panducale, pan dell'orso, soffioni, croccante di mandorle, libretti di fichi secchi, nociata e pepatelli. Un buon Montepulciano o Trebbiano d'Abruzzo per accompagnare i pasti e Ratafia, nocino, genziana e vino cotto da sorseggiare con i dolci. Eccolo qua il Natale... in Abruzzo.

Buone Feste a tutti!

 

Foto tratta da Viaggiando-Italia.it

 

I miei riferimenti: Dr. Pietro Campanaro

Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta

info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com/; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

 
 

 

 
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