Prosegue senza sosta il tour di presentazione di Codice Ratzinger, fortunato best seller scritto dal saggista, storico dell’arte, romanziere e giornalista romano ma di origine abruzzese (di Mosciano Sant’Angelo) Andrea Cionci, pubblicato nel maggio del 2022 da ByoBlu Edizioni. In quasi trentasei mesi, il libro ha venduto oltre 23.000 copie ed ha scalato le classifiche de Il Corriere della Sera, de Il Sole 24 Ore, della Mondadori e della Rizzoli.
In un evento organizzato dall’associazione Magazzino d’Arte, nel pomeriggio di domenica 23 febbraio, il saggio è stato presentato per la centrosessantaquattresima voltapresso il circolo ricreativo Mare Bunazze di San Benedetto del Tronto al fine di far comprendere al numeroso pubblico accorso la (sconvolgente) realtà canonica che in esso viene sostenuta. L’opera raccoglie oltre 1000 podcast disponibili su YouTube e 900 articoli pubblicati su Libero e Romait a partire dal 2020, che analizzano le dichiarazioni di Benedetto XVI e numerosi documenti ecclesiastici e ruota attorno alla tesi per la quale, nel 2013 il pontefice bavarese non avrebbe affatto rinunciato al pontificato (munus), ma solo al suo esercizio pratico, il ministerium. Il Papa tedesco si sarebbe dunque posto in sede totalmente impedita, dalla quale, per nove anni, fino alla sua morte avvenuta il 31 dicembre 2022, avrebbe comunicato con il mondo esterno mediante un raffinatissimo sottile stile comunicativo (detto appunto da Cionci Codice Ratzinger, mutuato da un concetto della teologia morale detto restrizione mentale larga, che a sua volta attinge al modus comunicandi che Gesù ha adoperato con i Suoi accusatori) con il quale egli fa comprendere la situazione canonica a “chi ha orecchie per intendere”, dicendo la verità in maniera obliqua, non potendo dire il vero apertis verbis. E Bergoglio? Secondo Cionci sarebbe un antipapa, il quarantunesimo della quasi bimillenaria storia della Chiesa cattolica.
Già numerosi e stimati avvocati, canonisti, giuristi magistrati, latinisti, storici della Chiesa, teologi e fisici (come l’abruzzese Carlo Maria Pace) hanno sottoscritto l’inchiesta portata avanti dal giornalista di origini abruzzesi, che poggia su documenti canonici e teologici ma si gradualmente arricchisce di nuovi dettagli: per utilizzare le parole di Cionci, la Magna Quaestio, così è stata definita in virtù della sua importanza canonica e social-culturale, è “una miniera da cui si estraggono inesauribilmente nuove cose e sempre più sconvolgenti”.
Il tutto, poi, forma un insieme organico e sistematico in cui tutto si completa e in cui le ultime acquisizioni rafforzano quanto precedentemente già acquisito e sostenuto: Cionci, dopo essersi largamente soffermato sullo gnosticismo (un’antica eresia ebraica insinuatasi dalla notte nei tempi ed in modo carsico nella Chiesa e che, afferma il saggista, oggi costituisce l’humus filosofico e teologico di quello che egli definisce l’antipapato bergogliano), ha riportato come pochi mesi fa, insieme al suo pool di avvocati, ha interpretato la declaratio benedettina del 2013 non solo come “coerente annuncio di sede impedita” ma anche e soprattutto come una decisio, cioè un decreto penale emanato dai Pontefici per reagire ai più gravi atti di ribellione alla Chiesa ed al Magistero e che come tale deve essere applicato giurisdizionalmente. Tale decisio colpirebbe quel “manus cardinalium” (manipolo di cardinali) appartenenti alla cosiddetta Mafia di San Gallo che lo avrebbe cinicamente eletto a pontefice Ratzinger nel conclave del 2005, ma facendo in questo modo iniziare il pontificato benedettino con una “minoranza di fatto”, a mo’ di anatra zoppa, che avrebbe portato Benedetto XVI ad affrontare gravi e numerose difficoltà durante il suo papato. Pertanto, forte di queste nuove e significative acquisizioni, Cionci, lo scorso 13 febbraio, ha depositato un’integrazione all’istanza già depositata il 6 giugno 2024 (di cui ci siamo occupati in un precedente articolo), soffermandosi anche su una nuova e corretta traduzione del testo latino della Declaratio e del commissum in essa citato, ma anche sugli atti della Commissione Herranz, sui rischi legati ad una possibile e presunta dimissione di papa Bergoglio durante un viaggio in Argentina et cetera.
Cionci ha infine approfondito un’altra recente acquisizione, ossia la presunta figura del reggente, esponente di una Chiesa silente, della burocrazia e dell’amministrazione, probabilmente nominato da papa Benedetto XVI in vista della sua sede impedita ed avente l’incarico di amministrare gli affari correnti. Secondo gli studi cionciani, il reggente (ma ne potrebbero essere anche più di uno) controlla Bergoglio in qualità di vescovo di Roma (dunque a livello diocesano) e ha tolto al prelato argentino sempre più prerogative proprie dei Pontefici, dai titoli, ai paramenti per arrivare ai vari munera (cioè, ad esempio, celebrare messe e predicare nelle omelie). Ma se papa Francesco è illegittimo, come potrà essere eletto un nuovo Papa, questa volta canonicamente valido? Secondo l’autore, è fondamentale che al prossimo conclave prendano parte solo cardinali di nomina benedettina o, al più, giovanpaolina, in quanto, seguendo il Codice Ratzinger, Bergoglio è antipapa e dunque anche tutte le sue nomine e i suoi atti sono nulli ed invalidi. Tutto, naturalmente, dovrà essere dimostrato dai fatti e dai pronunciamenti in materia, ma non vi è dubbio che, oltre ai significativi cambiamenti politici in atto, anche il pentolone della Chiesa cattolica è in piena ebollizione.
Come spesso accade al termine delle conferenze dell’autore, conclusa la conferenza, Cionci si è intrattenuto a cena con i lettori presso il ristorante Harena della città truentina.
Valerio Mastandrea atteso all’Arca per l’anteprima del suo film “Nonostante”
L’attore e regista romano presenzierà presso le sale spoltoresi del Multiplex per la...
Continua a leggere...Donatella Di Pietrantonio debutta nella narrativa per ragazzi con “Lucciole, squaletti e un po’ di pastina”
La scrittrice Premio Strega, con questa nuova opera esordisce in un nuovo genere e lascia la...
Continua a leggere...Honda Italia dona 713 Kg di cibo al Banco Alimentare
Il cibo donato è stato consegnato al Banco Alimentare dell’Abruzzo e Molise, che provvederà a...
Continua a leggere...Accedi
Inserisci le credenziali per effettuare l'accesso. Una volta
entrato nell'area riservata, potrai sfogliare l'ultimo numero e
consultare l'archivio storico di Abruzzo Impresa.
Contattaci se hai problemi ad effettuare l'accesso.
info@abruzzoimpresa.it
Accedi
Editore
Direttore Responsabile
Coordinatore web-tv
