Winelivery, app leader nazionale nella consegna a domicilio di vini, birre e drink, ha stilato una classifica di ciò che si beve a Pescara, basandosi sulle preferenze degli utenti negli ultimi sei mesi. La ricerca ha confermato la particolare affezione dei pescaresi nei confronti dei vini nostrani, ma ci sono state anche alcune sorprese.
La classifica è aperta dalla categoria vino, che conta il 34.9% delle bottiglie vendute, tallonata dalla birra (32.3%). Chiudono il podio, più staccati, gli spirits (9.6%). I cocktail si fermano al 5.1% del totale, prova del fatto che non possono essere bevuti solo durante una serata con gli amici, ma anche nell’intimità della casa. Il restante 18.1% della torta è spartito tra acqua, ghiaccio, soft drinks e snacks.
Entrando più nel dettaglio, nella categoria vino a far la parte del leone è il vino rosso, che totalizza il 40% delle bottiglie vendute. Completano questo particolare podio quello bianco (23.6%) e le bollicine (19.2%). Tra i meno richiesti, invece, i vini rosati al 13.5%, lo champagne al 3.1% e infine i vini dolci fermi allo 0.6%.
I Pescaresi apprezzano molto i vini della loro regione e non a caso, il 29.7% dei vini sono abruzzesi. Piazza d’onore per i vini pugliesi, che raggiungono al 15%, mentre chiudono il podio quelli veneti, scelti dal 14% del totale. Giù dal podio, invece, Piemonte ed Emilia-Romagna che raggiungono rispettivamente il 6.7% e il 6.2%. Analizzando questi dati, le sorprese non sono molte: l’Abruzzo produce ottimi vini rossi, ma anche dei discreti bianchi, mentre dal canto loro, i vini pugliesi sono tra i migliori per quanto concerne il rapporto qualità-prezzo.
Se scendessimo ancor più nello specifico, analizzando le singole etichette dei vini rossi, primeggia il Montepulciano d’Abruzzo DOC, simbolo della viticoltura abruzzese, seguito dal Lambrusco di Modena DOC e dal Primitivo Salento IGP.
Spostandoci ai bianchi, il preferito è il Sauvignon IGP vicentino, seguito dal siciliano Chardonnay e dal locale Pecorino IGP Colline Pescaresi. In ogni caso, tra i dieci vini più ordinati, la metà sono prodotti in Abruzzo, confermando la fedeltà dei pescaresi ai prodotti regionali.
Passando invece al mondo della birra, invece, la birra commerciale (come Heineken, Ichnusa e via dicendo) coprono il 29.9% delle vendite totali, lasciando alla birra artigianale un misero 2.4%. Tra i singoli marchi, svetta Peroni (46.4%), che stacca la Ichnusa (18.8%) e Tennent’s (4.8%).
A lanciare questo progetto nel capoluogo adriatico è stato l’imprenditore Giorgio Pavone che ha dichiarato: “Dopo aver conosciuto a Milano l’app di Winelivery e averla amata da cliente, ho deciso di portare lo stesso servizio anche nella mia terra, l’Abruzzo. Oltre ad essere una realtà a servizio del cittadino, Winelivery è una vera chicca, un modo semplice e veloce per comprare il vino grazie alle selezioni fatte da un team di sommelier specializzato, ma anche all’app stessa, che si può definire quasi un sommelier virtuale. Appena si apre l’app si trova la tab “Sei indeciso?” e rispondendo a quattro semplici domande, grazie ad un sofisticato sistema di algoritmi, verrà consigliato al cliente il vino perfetto per ogni occasione!”.
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