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Cascina del Colle rinnova l’antica cantina adibendola a polo produttivo

Dopo due anni di lavori, la storica cantina di Villamagna ha inaugurato il nuovo sito produttivo, che amplia la superficie utilizzando l’area della cantina originaria

di Davide De Vincentiis

Cascina del Colle si amplia recuperando le proprie antiche strutture: lo scorso 27 maggio la pluridecennale cantina ha svelato la nuova area produttiva, che risale a quella della prima cantina dell’azienda creata oltre mezzo secolo fa da Francesco Gabriele D’Onofrio. A quei tempi gli scavi riportarono alla luce un’antichissima ed ancora intatta zanna di mammuth, a cui è stato dedicato l’omonimo vino.

“Tornare alle origini è tanto un dovere quanto una necessità”, affermano in coro Alessio e Gianluca D’Onofrio, rispettivamente amministratore ed enologo che oggi portano avanti Cascina del Colle con la supervisione dei genitori, Tiziana e Nazario, che continuano a dirigere l’azienda. “Per ricordarci del percorso che fin qui abbiamo costruito e per dare valore alle tracce lasciate da chi ha vissuto, prima di noi, questo meraviglioso territorio in cui abbiamo il privilegio di vivere e lavorare”.

I lavori che hanno rivoluzionato l’aspetto della vecchia cantina, aumentandone sensibilmente la superficie, sono iniziati nel 2021 e sono durati per un paio d’anni; nella vecchia struttura, che fino a poco tempo fa ospitava il sito di produzione, stoccaggio e vendita, rimarranno invece gli uffici amministrativi, quelli commerciali e lo shop.

“L’attività della nostra famiglia, dopo tre generazioni, ruota ancora oggi, – proseguono i due fratelli – attorno alla produzione ed alla vendita del vino. La crescita della nostra azienda è stata basata principalmente sulla specializzazione e sulla formazione.”

I rappresentanti della terza generazione della famiglia sottolineano quanto sia per loro significativo questo ritorno al passato che è al contempo anche slancio verso il futuro: “Abbiamo il piacere di festeggiare insieme un traguardo non scontato – l’ampliamento del nostro sito produttivo – rivolgendo lo sguardo ad un momento specifico della nostra storia familiare: lo scavo delle fondamenta della primissima cantina, avviato nel 1966 da nonno Francesco Gabriele D’Onofrio. L’evento, divenuto pubblico grazie allo storico ritrovamento di un’antichissima zanna ancora intatta, segna simbolicamente la nascita della nostra cantina nella sua accezione moderna. A tale momento, abbiamo dedicato un vino possente e maestoso, che abbiamo chiamato Mammut, come l’animale a cui appartenne.”

Il nuovo sito produttivo sorge sulla preesistente cantina in Pian di Mare, di proprietà delle famiglie D’Onofrio e Maccarone. Cascina del Colle, nel dicembre 2020, ha acquistato la struttura, subito sottoposta ad una ristrutturazione in vista della sua destinazione prevalentemente produttiva, la cui filiera avrà luogo su una superficie di 1500 metri quadri, ove si svolgeranno conferimento, trasformazione, produzione ed imbottigliamento dei vini a marchio Cascina del Colle e Nazario Winery 1971.

La capacità totale delle vasche di cemento è di circa 10.000 hl, mentre le cisterne in acciaio superano i 3.000 hl. La linea di imbottigliamento, dal canto proprio, occupa una superficie totale di 270 metri quadrati.

La giornata dell’inaugurazione è stata accompagnata dalla degustazione di annate storiche del Montepulciano Mammut, in omaggio al ritrovamento archeologico della zanna e al clamore che in quel tempo suscitò la notizia. Questo Montepulciano d’Abruzzo appartiene alla linea ‘Numerate a mano’, che sottolinea la cura con cui tale prodotto viene realizzato, controllato e certificato: volontà di Nazario D’Onofrio era di dar vita ad un Montepulciano d’Abruzzo rispettoso della tradizione e della specifica identità del vitigno, austero e vigoroso. Le annate scelte per la degustazione sono 2008, 2015 e 2019.

L’azienda coltiva 22 ettari di vigneti di proprietà, distribuiti principalmente nel comune di Villamagna, ma con piccole porzioni che rientrano anche nei comuni confinanti di Bucchianico, Ripa Teatina e Vacri. In azienda lavorano stabilmente 15 persone, a cui si aggiungono gli stagionali per le operazioni in vigna. La realtà vitivinicola produce annualmente 450.000 bottiglie, poi distribuite sia in Italia sia all’estero, anche in Paesi importanti quali Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Svizzera, Cina, Taiwan, Giappone ed Australia. Nel 2022, per la prima volta, l’azienda ha coperto con la vendita tutti e cinque i continenti.

Cascina del Colle è una delle sette aziende che hanno rivendicato la denominazione Villamagna DOC, aderendo all’associazione Generazioni di Villamagna DOC, nata nel 2011 e che si è data stringenti limiti produttivi ai fini di rispettare ed esaltare le peculiarità del territorio d’origine.

Negli ultimi anni, l’azienda ha portato avanti il progetto del vino senza solfiti aggiunti, che trae spunto dalla tesi di laurea in Enologia e Viticultura di Gianluca D’Onofrio, che nel 2016 ha sperimentato la vinificazione sui primi 25 ettolitri di uve Trebbiano, ripetendo la prova l’anno successivo con uve rosse Montepulciano. In seguito, il reimpianto di uve Syrah ha permesso di fondere la tradizione vitivinicola abruzzesi ai più importanti vitigni internazionali e, infine, la vinificazione delle uve Falanghina, poi soggetta a rifermentazione in autoclave al fine di produrre un vino spumante di categoria Brut.