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Turismo: un bonus per sostenere il comparto

La proposta, a cura della società Il Bosso, è rivolta agli operatori e alla Regione Abruzzo, e ha l'obiettivo di contrastare gli effetti del Coronavirus sul turismo attraverso un bonus per le famiglie

A cura della redazione

Riportiamo la proposta che la cooperativa turistica Il Bosso di Capestrano ha lanciato alla Regione Abruzzo: un bonus per le famiglie e per gli operatori turistci abruzzesi.

Gli effetti dell’emergenza Coronavirus sul turismo italiano ed abruzzese.
In questo momento la priorità assoluta è quella sanitaria ed ogni azione, sforzo ed investimento, devono essere finalizzati al contenimento ed al rallentamento del contagio a livello nazionale e regionale. Come siamo certi di questo, crediamo allo stesso tempo, che gli Operatori Turistici Abruzzesi, promotori insieme a tutte le Associazioni di Categoria di questo documento, possano fornire una riflessione e magari qualche spunto sugli aspetti specifici della crisi, connessi col turismo appunto, in particolar modo nella nostra Regione, per valutare a quali conseguenze (economiche, occupazionali e sociali) potremo andare incontro, almeno quest’anno, se l’emergenza da Coronavirus non rientrerà o rientrerà tra diversi mesi.
Considerando che gran parte della domanda turistica che si rivolge agli Operatori Turistici d’Abruzzo, prevalentemente nella stagione estiva, arriva da fuori Regione, maggiormente dalle regioni italiane del Nord, oltre che in maniera non trascurabile dai Paesi del Nord Europa, possiamo considerare, quasi certamente, che almeno per il 2020 e per gran parte del 2021 questa domanda non si tradurrà in arrivi e presenze turistiche.

Non possiamo poi non considerare che il turismo è per definizione un settore produttivo trasversale, cioè, oltre a essere costituito dai servizi ricettivi, pernottamenti e ristorazione, comprende anche i trasporti, le intermediazione di agenzia, le attività culturali, sportive e ricreative, le produzioni agricole ed artigianali, il commercio più in generale. Il turismo ha perciò, una ricaduta importante che si estende a tanti settori della nostra economia nazionale e regionale. Ora c’è da chiedersi quali scenari avremo e quali ci troveremo ad affrontare, una volta iniziata la fase del salvataggio, su cui il Governo, insieme alla Regioni sta lavorando. Quale, e come sarà la fase di ripresa? Gli Operatori Turistici, visto che stiamo parlando di questo settore, dovranno affrontare la ripartenza con il solo spirito di resilienza, con cui sono abituati da sempre ad agire? (vedi crisi economica, vedi terremoto de L’Aquila, vedi nevicata del 2017, ecc…).
La risposta potrebbe essere SI, ma questa volta questo SI potrebbe non bastare. Quasi certamente sarà necessario dare vita ad una serie di iniziative straordinarie dal punto di vista dell’impegno dei privati e delle Istituzioni, sperando che si rivelino virtuose nei risultati.
Ci sentiamo a questo punto di suggerire l’idea che attraverso gli strumenti e le strategie degli apparati tecnici e politici regionali possano essere generati degli incentivi per un’ economia circolare di breve-medio termine.
Questi incentivi si dovrebbero tradurre in un “BONUS” per famiglie a vantaggio di tutti gli operatori regolari che sono impegnati responsabilmente nel settore turistico abruzzese. Un BONUS chiamato “ in Abruzzo, per l’Abruzzo” che la Regione Abruzzo può mettere in campo, con un proprio impegno celere e diretto, attingendo a risorse regionali, nazionali ed europee , un incentivo alle famiglie quindi ed un sostegno alle imprese turistiche. Di questi BONUS sarà necessario stabilire l’entità esatta, ma ogni famiglia riceverà una somma da spendere per una “vacanza esperienziale in Abruzzo”, spendibile appunto su tutto il territorio regionale per tutti i servizi che rientrano nel settore turistico, attraverso una regolare registrazione delle Imprese che già svolgevano regolarmente la loro attività, prima del blocco forzato causato dal CoVid19.
Come è ormai palese, per ripartire serviranno idee ed azioni shock, e noi crediamo che questa “IDEA” potrebbe, con le dovute declinazioni tecniche, diventare una giusta ed efficace azione di vantaggio, della durata di 18 mesi a partire da quando sarà possibile riprendere una “ vita normale” e per tutto l’anno 2021.
La stessa Regione, in sintonia con gli Operatori, attraverso un tavolo di concertazione dovrà avere la lungimiranza di sviluppare anche un Piano Strategico Straordinario sul Turismo, che sia concreto ed efficace, che si articoli in tre step temporali per esempio di 3-5-10 anni. Siamo altresì convinti che il Turismo post-Coronavirus sarà perfettamente calzante alle micro e piccole destinazioni, come possiamo considerare l’Abruzzo, con le sue molteplici località di mare e montagna. Qui da noi gli operatori e le dinamiche sociali e temporali sono ancora autentiche, la natura, i borghi e le persone sono custoditi da forme di vita non invasiva, a differenza dei grandi raggruppamenti metropolitani, ed il rapporto con l’ ambiente e la sua biodiversità è ancora autenticamente armonico, grazie ad ecosistemi sociali ed economici non massivi.

Il bilancio previsionale della Regione Abruzzo 2020 ci dice che è stata prevista un spesa relativamente agli investimenti nel settore TURISMO di circa 32.710.000,00 euro. Per arrivare a 140.250.000,00 euro (costo della manovra BONUS IN ABRUZZO, PER L’ABRUZZO) proponiamo le seguenti soluzioni:
1. Revisione del bilancio di previsione, effettuando magari integrazione del capitolo del Turismo ,attingendo da altri capitoli, come ad esempio:
• Servizi Istituzionali, Generali d di Gestione, fondi attribuiti 85.261.222,50 euro
• Sviluppo Sostenibile e Tutela del Territorio e dell’Ambiente, fondi attribuiti
105.456.877,24 euro
• Trasporti e Diritto alla Mobilità, fondi attribuiti 93.243.962,62 euro
• Altri…
2. Recupero di importanti somme dai fondi FESR e FES 2014-2020. A tal proposito, dopo una diffusa ricerca, analisi e studio su fonti attendibili, riteniamo
che la nostra idea trova ulteriore sostegno dai dati sui fondi FESR-FES europei 2014-2020 destinati alla Regione Abruzzo, dei quali solo una piccola percentuale già impegnati e spesi, meno del 30%, mentre circa il 70% ancora potenzialmente da spendere, per un valore di oltre 300.000.000,00 euro (come da tabella). Alleghiamo per rafforzare la nostra ipotesi un articolo di gennaio 2020, del SOLE 24 ORE che approfondisce lo stato attuale delle dotazioni e della spesa da parte delle regioni italiane e della regione Abruzzo https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/01/09/42143/.

Cosa chiediamo alla Regione Abruzzo
1.Istituzione di un Bonus “In Abruzzo, per l’Abruzzo 20/21” a favore delle famiglie abruzzesi, con un proprio impegno diretto e celere.
2.Stanziamento di circa 140.250.000,00 euro da destinare alla copertura del finanziamento del bonus di cui al punto 1. Questa somma potrà per esempio essere recuperata tra i Bilanci 2020 e 2021 della stessa Regione Abruzzo e mediante il recupero appunto, di fondi FESR e FES.
3.Istituzione di una commissione opertativa / tavolo di lavoro con i rappresentanti di categoria del comparto turistico ai fini di predisporre tecnicamente la strutturazione del Bonus “ In Abruzzo, per l’Abruzzo 20/21”.

 
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