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Consiglieri e giunta del Comune dell’Aquila alla volta di Roma per mostrare con i fatti e non solo con le parole la contrarietà di una città e una regione allo spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina, voluto dalla giunta capitolina di Virginia Raggi. La delegazione aquilana, guidata dal vice-sindaco del capoluogo abruzzese, Guido Liris, che indossava la fascia tricolore (il sindaco Pierluigi Biondi era assente per altri impegni), c’erano il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, i consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci, Maurizio Di Nicola e Lorenzo Berardinetti, e a Massimiliano Valeriani, assessore della Giunta regionale del Lazio, molti sindaci del territorio, tra cui quello di Barisciano, Francesco Di Paolo, quello di Scoppito Marco Giusti, poi Tornimparte, Giacomo Carnicelli, e quelli di Pescara e Avezzano, Marco Alessandrini e Gabriele De Angelis, i parlamentari eletti in Abruzzo Stefania Pezzopane e Gaetano Quagliarello, Marco Marsilio, tra i papabili a governatore della Regione Abruzzo per il centrodestra, autisti e lavoratori Tua e i rappresentanti dei pendolari. 

Un Consiglio comunale straordinario, che si è tenuto nella sala meeting della stazione Tiburtina, e che ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, presentato dal consigliere Roberto Santangelo, capogruppo L'Aquila Futura, e sottoscritto anche da altri, con oggetto “No alla delocalizzazione dell'autostazione Tiburtina per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali all'interno del nodo Anagnina”. Un documento che da un lato impegna il sindaco Biondi affinché "si faccia portavoce, presso la giunta capitolina, di modificare l'atto deliberativo con il quale è stata approvata la delocalizzazione dell'Autostazione per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali ed internazionali all'interno del nodo Anagnina"; e dall’altro chiede "di rilanciare le infrastrutture strategiche, in particolare l'ipotesi di un collegamento ferroviario con la capitale". Sempre sul tema delocalizzazione è stata poi approvata, sempre all'unanimità, una mozione a firma della consigliera Ersilia Lancia (Fratelli d'Italia), anch'essa relativa a “Delocalizzazione dell'autostazione Tiburtina per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali all'interno del nodo Anagnina”. Atti attraverso cui il Consiglio comunale ha espresso preoccupazione e contrarietà per la scelta di spostamento del Terminal Autobus da Tiburtina, chiedendo al sindaco Biondi di agire velocemente a tutela della popolazione per contrastare la scelta della giunta capitolina, valutando anche un eventuale ricorso al Tribunale amministrativo regionale per l'impugnazione dell'atto, anche nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

A margine dell’Assise civica si è tenuta una conferenza stampa sul piazzale di Largo Mazzoni, nella quale tutti gli intervenuti hanno ribadito quanto già affermato nei giorni scorsi: “Spostare il terminal bus da Tiburtina ad Anagnina - aveva detto Giovanni Lolli - è un male per tutti. Lo è per i tanti abruzzesi che vanno a lavorare a Roma, lo è per i romani che hanno scelto di vivere in Abruzzo continuando a lavorare nella Capitale e lo è anche per quei romani che vengono a lavorare in Abruzzo. È necessario migliorare, incentivare e intensificare i collegamenti tra Abruzzo e Lazio. Le scelte infrastrutturali e logistiche devono essere concordate per renderle coerenti con i processi di sviluppo in atto coinvolgendo istituzioni aziende, associazioni e tutti i soggetti interessati. Il collegamento tra Roma e l'Abruzzo ha un valore strategico. Chiediamo alla giunta capitolina di rivedere il provvedimento".

Presenti anche alcuni rappresentanti di comitati romani che si sono schierati al fianco dei pendolari e delle regioni che "subiscono questa incongruenza amministrativa", come la ha definita Elio Graziani della Comunità Territoriale del VII Municipio, coordinamento di comitati di quartiere e associazioni dell'Anagnina.

Nel frattempo i rappresentanti sia romani che abruzzesi dei Cinque Stelle, tramite l’assessore ai Trasporti del Comune di Roma, Linda Meleo, e la consigliera regionale Sara Marcozzi, avevano specificato che lo spostamento fosse solo una soluzione temporale dovuta all'impossibilità di mantenere il terminal di Tiburtina sotto la gestione del consorzio Tibus, ma in nella delibera non si parla di fattore temporaneo e come si dice “carta canta”.

Al momento l’ultimo atto di questa storia è una lettera inviata al presidente della terza commissione consiliare Mobilità del Comune di Roma, Enrico Stefano all’indomani della mobilitazione di protesta dai sindaci dei capoluoghi abruzzesi Pierluigi Biondi (L’Aquila), Marco Alessandrini (Pescara), Gianguido D'Alberto (Teramo), e Umberto Di Primio (Chieti).