Con il Coronavirus oltre un milione di lavoratori a rischio nel vitivinicolo

 

L'emergenza Covid-19 si abbatte inesorabilmente sul settore vitivinicolo, uno dei settori trainanti dell'economia italiana ed abruzzese, che proprio l'anno scorso aveva fatto registrare cifre da record con un aumento delle esportazioni del 3,1% per un valore di 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre. I dati nazionali rispecchiano ovviamente anche la situazione della nostra regione, dove il settore vitivinicolo è stato finora un vero e proprio motore con un valore dell’export di circa 185 milioni di euro e un andamento negli ultimi anni in forte ascesa su cui ora, però, pesa una situazione certamente preoccupante. 

Questo è quanto afferma la Coldiretti nel sollecitare interventi urgenti per il settore vitivinicolo colpito duramente dall’emergenza Coronavirus:

"A pesare sul mercato interno è stata la chiusura forzata di ristoranti e bar che si è estesa anche all’estero, dove si sono peraltro moltiplicate le disdette per effetto delle difficoltà logistiche, della disinformazione, strumentalizzazione e concorrenza sleale con la campagna denigratoria sui prodotti italiani. Un duro colpo per le imprese vitivinicole italiane, ma anche abruzzesi, che – precisa la Coldiretti - realizzano la maggior parte del fatturato proprio all’estero".

Un quadro impietoso e quantomai veritiero che fa luce sull'attuale situazione regionale nell'ambito vitivinicolo; un pilastro della nostra economia che ora necessita, di fatto, di interventi urgenti da parte delle istituzioni: 

"Bisogna ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy che – prosegue la Coldirettirappresenta una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo a livello comunitario ed internazionale. Serve pertanto una forte campagna di comunicazione per sostenere i consumi alimentari  con il vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in italy, alimentare e non. L’Italia - conclude - che è il primo produttore mondiale di vino, deve farsi portatrice a livello comunitario di un piano di sostegno straordinario di un comparto strategico per il Paese, dal quale nascono opportunità di lavoro a livello nazionale per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio, per un fatturato che è salito nel 2019 alla quota record di oltre 11 miliardi".