L'Abruzzo rischia di perdere l'autenticità di una delle Abbazzie più belle che possiede. Parliamo di quella di Propezzano, situata a Morro D'oro, nella quale qualche giorno fa si è tenuta la conferenza stampa per la “tutela del piazzale di campagna” indetta dal Costituendo Comitato #SAVEPROPEZZANO e finalizzata all’apertura di un tavolo di lavoro in merito alla revisione del progetto di “valorizzazione ai fini culturali e turistici del sagrato adiacente l’abbazia monumentale di S.M. di Propezzano”. In riferimento a questo progetto, lo scorso 7 ottobre è stato aperto un cantiere i cui lavori sono stati repentinamente interrotti dalla Soprintendenza ai beni culturali a causa della scoperta di alcuni reperti archeologici ed anche resti umani. La Soprintendenza ha quindi sospeso i lavori per la realizzazione della nuova pavimentazione, mentre gli archeologici stanno analizzando quella che sembra essere una fossa comune, dove venivano sepolti alcuni abitanti di quel tempo.
La conferenza si è aperta con l’intervento della Sindaca di Morro D’Oro Romina Sulpizi che, chiamata in causa con la sua giunta, pur rammaricandosi per la situazione creatasi, si è detta disponibile alla revisione del suddetto progetto.
I numerosi interventi da parte di politici, associazioni, tecnici ed esperti di settore hanno evidenziato una sostanziale consonanza nell’esprimere un netto dissenso nei confronti della tipologia e della finalità dei lavori in corso.
L’assemblea tutta, infatti, ha fatto propria la posizione dell’Arch. Paolo Savini de Strasser, proprietario dell’azienda Abbazia di Propezzano vini che ha sede nel complesso architettonico antestante il piazzale. Il produttore contesta, infatti, la necessità di urbanizzare un complesso architettonico di grande valore artistico che ha conservato nel tempo il proprio carattere rurale: “Bisogna resistere alla tentazione - ha detto Paolo Savini de Strasser- di aggiungere ed imparare a togliere, manutenere, accomodare. Tutto ciò che nel tempo si è reso necessario ed è spontaneamente comparso deve essere capito, incluso in un disegno leggero. E’ il segno della vita lenta del piazzale di Propezzano.”
E' intervenuto in una nota stampa anche Enrico Cerulli Irelli, presidente del Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane DOCG che ha dichiarato: "“I vignaioli sono custodi del paesaggio, prima ricchezza di un territorio votato all'agricoltura e alla produzione vitivinicola. L'avvio del cantiere per i lavori di rifacimento del piazzale adiacente all'Abbazia di Santa Maria di Propezzano, dove insiste l'azienda di un nostro socio, storico produttore della zona, ha fatto emergere tutta la delicatezza di andare a modificare l'equilibrio paesaggistico e monumentale del luogo interessato e rilevo con soddisfazione che il dialogo è rimasto aperto e che le parti interessate sono propense a riunirsi per rivalutare la natura e l'opportunità dell'intervento”.
L’incontro si è, quindi concluso con la promessa di costituire un tavolo di lavoro tra tecnici, istituzioni ed esperti al fine di trovare nell’immediato un accordo nella revisione del progetto.
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