Tutte le misure del Decreto Ristori

E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 28 ottobre 2020, n. 269, il Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19”. Il Decreto - in vigore dal 29 ottobre 2020 - costituito da 35 articoli contenuti nei seguenti Titoli: - Titolo I (artt. 1-10) – Sostegno alle imprese e all’economia - Titolo II (artt. 11-17) – Disposizioni in materia di lavoro - Titolo III (artt. 18-33) – Misure in materia di salute e sicurezza e altre disposizioni urgenti - Titolo IV (artt. 34-35) – Disposizioni finali Il decreto prevede lo stanziamento di 5 miliardi di euro per imprese, partite IVA, ristoranti, bar, palestre, piscine, cinema, teatri e discoteche, le categorie cioè colpite dalle chiusure previste dall’ultimo D.P.C.M. del 24 ottobre 2020.

Il decreto Ristori, rispetto al decreto Rilancio, ne estende l’erogazione a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive, senza limiti di fatturato: potranno così accedervi anche le realtà imprenditoriali oltre la soglia di 5 milioni di fatturato. E' fissato un tetto massimo al contributo in 150.000 euro. L’aiuto è riconosciuto anche a chi non ha presentato l’istanza ai sensi del decreto Rilancio. 

Questi ultimi soggetti dovranno presentare apposita istanza all’Agenzia delle Entrate e attendere qualche settimana in più rispetto a chi automaticamente beneficerà dell’erogazione. Gli aiuti inizieranno a essere erogati dal 15 novembre direttamente sul conto corrente di chi aveva già ottenuto gli aiuti previsti dal decreto Rilancio.

Queste nel dettaglio le misure a favore delle imprese: - Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive (art. 1); - Fondo per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche (art. 3); - Misure a sostegno degli operatori turistici e della cultura (art. 5); - Misure urgenti di sostegno all'export e al sistema delle fiere internazionali (art. 6); - Misure di sostegno alle imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura (art. 7); - Credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda (art. 8); - Cancellazione della seconda rata IMU (art. 9); - Nuovi trattamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga. Disposizioni in materia di licenziamento. Esonero dal versamento dei contributi previdenziali per aziende che non richiedono trattamenti di cassa integrazione (art. 12); - Sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione per i dipendenti delle aziende dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive (art. 13); - Nuove misure in materia di Reddito di emergenza (art. 14); - Nuova indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo (art. 15); - Esonero contributivo a favore delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura (art. 16); - Disposizioni a favore dei lavoratori sportivi (art. 17). Nel decreto, all’articolo 21, sono stati stanziati ulteriori 85 milioni di euro per la didattica digitale integrata, che permetteranno l’acquisto di dispositivi portatili e strumenti per le connessioni.

Le risorse sono destinate per l’acquisto di dispositivi e strumenti digitali per la fruizione delle attività di didattica digitale integrata da concedere in comodato d’uso per gli studenti meno abbienti. Il nuovo stanziamento, approvato secondo i calcoli effettuati dal Ministero dell’Istruzione sulla base degli esiti dei precedenti finanziamenti, consentirà di acquistare a stretto giro oltre 200mila nuovi dispositivi e oltre 100mila connessioni.

Il Consiglio dei ministri è pronto a varare un Decreto Ristori bis rivolto alle categorie escluse dall’elenco dei codici Ateco allegato al primo decreto, ai centri commerciali e ai settori che colpiti dalle nuove restrizioni, in particolare alle attività nelle zone rosse. Pronte anche le sospensioni di adempimenti fiscali.

Si lavora a un meccanismo per aiutare in automatico, senza ritardi né intoppi, anche attività ed esercizi commerciali di regioni che dovessero salire di "fascia" in futuro, nel corso del mese di novembre. Sul tavolo però ci sono meno di 2 miliardi di euro per contributi a fondo perduto, oltre che per la cancellazione della seconda rata dell’Imu, la conferma delle detrazioni fiscali sugli affitti oltre a Cig e decontribuzioni.

Nei prossimi 30 giorni è prevista la sospensione dell`attività di circa 90mila pubblici esercizi, il 27% del totale, con 1,6 miliardi di euro di consumi in meno e 306mila lavoratori costretti a casa. Tutto questo nelle sole zone rosse dove verranno applicati i provvedimenti maggiormente restrittivi.

 

*Alessandro Cianfrone – Dottore Commercialista

Consigliere Nazionale ADC

Delegato all’Internazionalizzazione e alla Finanza di impresa

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