Arriva la primavera (e con essa si spera il primo caldo vero) e anche in una città come L’Aquila lo sport diventa occasione di turismo. Forse in questo 2019 l’opportunità più grande è stata data dal Giro d’Italia, che vede il capoluogo abruzzese essere la tappa numero 7 (la Vasto-L’Aquila del 17 maggio) della 102esima scalata ciclistica del belpaese. Un grande evento che già di per sé mette il nome delle città sede di tappa al centro di un’iniziativa che appassiona tutta l’Italia, tiene incollata la popolazione alla televisione e crea un grande indotto per le attività economiche locali tra ricettività, ristorazione e piccoli acquisti.
Un’opportunità poi, perché intorno a questo grande evento le associazioni cittadine hanno ideato un ricco palinsesto di “eventi rosa”: dalla così detta Pink run, la Stracittadina da fare di corsa o camminando, della scorsa domenica allo Street Food fino a chiudere il 19 maggio con la quarta edizione della Gran Fondo Città dell’Aquila, la corsa ciclistica organizzata dalla Asd Ciclo Cral L’Aquila. E queste sono solo 3 delle iniziative sportive che stanno movimentando questo decennale del sisma del 2009, che già di per sé ha stimolato la curiosità di molti turisti.
Quando lo sport si fa divertimento, colore, amicizia, entusiasmo e anche sana competizione può diventare un’esperienza unica e attirare la partecipazione da qualsiasi luogo, diventando una festa. E quando poi sono intere famiglie a spostarsi, un semplice evento sportivo diviene anche turismo. È questo il caso specifico della Gran Fondo, che porterà ancora una volta all’Aquila e nei comuni limitrofi coinvolti dal suo giro tantissimi cicloamatori.
A fare da cornice al giro, bellissimi paesaggi, opere d’arte e pezzi di storia, in cui i ciclisti si immergeranno durante la gara. Un motivo in più per venire in queste terre a fare sport, turismo e cultura. Tutto insieme. Abbiamo notizia, infatti, di sportivi che attratti dalla Gran Fondo trascorreranno nella nostra regione un intero fine settimana e chissà che poi non decidano di tornare in futuro.
Quanto questo genererà per l’economia locale? Lo si può dire anche senza dati alla mano: alberghi e b&b in cui trascorrere almeno la notte precedente la gara - vale soprattutto per chi viene da lontano o chi porta con sé la famiglia -, ristoranti in cui andare a pranzo o a cena, negozi in cui acquistare beni di prima necessità dimenticati a casa o un ricordo della bellissima L’Aquila, bar in cui prendere un caffè o una bottiglietta d’acqua, e potrei continuare.
Un evento sportivo è così un grande strumento di marketing territoriale, un modo per guardare un territorio con un approccio differente, richiamando l’attenzione di persone che non conoscono quel territorio ma che potrebbero esserne potenziali turisti. Se il nostro Abruzzo fosse davvero messo al centro di una strategia che legasse paesaggio, cultura, conoscenza, religione e turismo, allora sì che diventeremmo più forti, anche della Toscana!
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