Mancano pochi mesi al completamento del sogno della Famiglia De Cerchio, parliamo di Torre Zambra RESORT, struttura complessa e affascinante fortemente voluta dal vulcanico Federico De Cerchio.
Oggi Federico continua il sogno del nonno e rappresenta la quarta generazione di vignaioli e porta avanti con determinazione l’attività di produttore espandendo le superfici vitate delle tenute di famiglia con i vitigni autoctoni e avviando la coltivazione in nuove regioni come la Sicilia con la Tenuta Peri, Peri e la Puglia con Pajaru. Nel piccolo paese in provincia di Chieti le uve coltivate in sistema biologico sono: Pecorino, Passerina e Trebbiano ma a farla da padrone è il Montepulciano per un totale di 42 ettari. Villamagna infatti è diventata nel 2011 una Denominazione di Origine Controllata, la Doc più piccola d’Italia.
Tutto ha inizio nel 1910 quando il bisnonno di Federico, Vincenzo, si diresse a Napoli per concludere la trattativa che lo portò ad acquistare un fazzoletto di terra in Abruzzo di circa 20 ettari dove sorgeva una torre di avvistamento. La piccola tenuta era di proprietà della famiglia Zambra e quella torre era conosciuta come “Torre Zambra”. Su quell’appezzamento di terra il bisnonno Vincenzo impiantò i primi vigneti di Montepulciano e Trebbiano della regione e li coltivò per quasi 30 anni, finchè non vennero distrutti durante la seconda guerra mondiale compresa la torre. Nel corso della guerra fu poi Laurentino De Cerchio, genero di Vincenzo, a dedicarsi alla tenuta di famiglia iniziando la costruzione della prima cantina. Fu così che nel 1961 venne imbottigliata la prima vendemmia “Torre Zambra”.
“Sono già diversi anni – ci racconta Federico – che ho in mente il progetto del RESORT. Credo molto nel concetto di accoglienza e turismo e qui a Villamagna mancava una struttura del genere. Così ho deciso di recuperare la Torre che fu distrutta, simbolo della nostra cantina, e ricostruirla con gli stessi mattoni dell’epoca recuperati. Ci sono voluti sei anni, un lavoro faticoso e molto complesso. Ma oramai siamo alla fine e in autunno il RESORT aprirà in tutto il suo splendore”.
Il RESORT comprende: il wine bar, un luogo dove godersi un piacevole aperitivo e fare gli acquisti gestito da Graziana, sorella di Federico, un ristorante specializzato nella carne e sei splendide camere di cui due suite, il tutto incastonato tra il fascino delle vigne e della montagna. Ad oggi è aperto solo il wine bar che è partito subito alla grande registrando sold out ogni fine settimana.
Lo stile della struttura è un mix tra elementi storici e moderni, gli arredi sono eleganti e minimal, tutto riconduce al vino che resta il protagonista assoluto. Nel wine bar si respira un’atmosfera accogliente e calda grazie anche alla professionalità di Giorgio Caporuscio, il maître. La proposta gastronomica è semplice ma di grande qualità con una selezione dei prodotti, locali e non, molto curata.
Ma torniamo a Federico, 38 anni, laurea in Economia e Commercio a Padova e una master in Business&Administrationin Svezia, è sempre stato un visionario, fu tra i primi in Italia a credere nell’e-commerce fondando nel 2014 insieme a Eros Durante lo shop on line wineOwine. Oggi è l’anima commerciale del gruppo, è sempre in giro per il mondo e questo gli permette di percepire quello che il mercato richiede. Federico è anche molto forte sui social dove, con la sua simpatia e spigliatezza, racconta la sua vita da giovane imprenditore del vino.
Qualche giorno fa Federico ha voluto invitare un po’ di giornalisti per illustrare il progetto del RESORT. “Oggi abbiamo voluto raccontarvi - ha concluso l'impreditore- il nostro RESORT e abbiamo condiviso una parte del nostro sogno, quello di trasformare Villamagna in una destinazione enoturistica di successo, posizionando Torre Zambra come il punto di riferimento nell’evoluzione dell’enologia abruzzese. Siamo consapevoli che sarà un progetto difficile, ambizioso e in parte folle, a noi piacciono le sfide e ci auguriamo di vincere anche questa. La partenza è stata fantastica, ringrazio tutto il mio team e tutti i clienti che sono già venuti e quello che dovranno venire”.
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