Tra regole e democrazia si “annida” lo sviluppo dell’Abruzzo

Corruzione e trasparenza amministrativa sono gli asset strategici per rendere la regione Abruzzo più attrattiva per le piccole e medie imprese, le industrie e il turismo. È stato questo il punto di partenza del convegno "Regole e democrazia. La legalità come infrastruttura del territorio" organizzato dalla Fondazione Hubruzzo, la fondazione per l'industria responsabile nata a opera di grandi imprese del territorio regionale.

Perché ciò sia possibile sta a imprese e pubblica amministrazione lavorare su queste leve e per avvalorare la tesi proprio in occasione del convegno di lunedì scorso a Pescara, Hubruzzo ha lanciato il progetto Abruzzo Etico: la piattaforma delle regole per la promozione della legalità del territorio. L’area pilota dove la sperimentazione inizierà è la Val di Sangro, una delle zone a maggiore concentrazione di imprese nella nostra regione. Con questa piattaforma ci si pone l’obiettivo di contribuire ad affermare il concetto di legalità del territorio, attraverso strumenti di certificazione, accordi volontari e processi partecipativi. L’obiettivo finale prevede la redazione di una Carta delle regole in grado di coniugare sviluppo sostenibile e legalità.

Tanti gli interventi che si sono susseguiti sul palco dell’Auditorium Petruzzi, quali quello di Gerardina Basilicata, prefetto di Pescara, e di Antonio Corona, prefetto di Chieti. Il saluto di benvenuto è di Sergio Galbiati, presidente della Fondazione Hubruzzo e vice presidente di LFoundry, la relazione introduttiva di Marcello Vinciguerra, cda di Hubruzzo e direttore delle risorse umane di Honda Italia. Poi gli interventi di Roberto Di Vincenzo, segretario generale Fondazione Hubruzzo e presidente di Carsa, Gennaro Zecca, cda di Hubruzzo e presidente Zecca Energia, e Giulio Borrelli, sindaco di Atessa. In conclusione hanno parlato Giovanni Lolli, presidente vicario della Regione Abruzzo, e Giovanni Legnini, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. I lavori sono stati coordinati da Oscar Buonamano, direttore editoriale Carsa.

Sergio Galbiati, in apertura, ha esordito «La nostra regione è ancora una terra fortunata in quanto a basso tasso di criminalità ed è per questo che bisogna far capire che etica e legalità sono gli strumenti per ottenere risultati, come il trattenere e valorizzare i talenti locali». Per Legnini «Legalità, trasparenza, lotta alla corruzione, contrasto alla criminalità organizzata, sviluppo dell’economia ed efficiente funzionamento dei mercati stanno insieme. Il rispetto della legge e lo sviluppo dell’economia costituiscono finalità entrambe meritevoli di prioritaria attenzione da parte delle istituzioni, va da sé che le istituzioni stesse, ciascuna con i propri rappresentanti, devono agire avendo a mente questi precisi obiettivi». E poi facendo un passaggio specifico sull’Abruzzo ha aggiunto «È positivo che nonostante la pervasività della criminalità organizzata, con la sua capacità di diffusione a livello nazionale e internazionale il nostro territorio e la nostra struttura economica sembrano sì sfiorati, ma non investiti, da fenomeni criminali rilevanti, e comunque bisogna vigilare costantemente, accrescere la vigilanza, ma anche diffondere maggiormente nella società la cultura della legalità e del rispetto delle regole».