Torna a nuova vita l’ex “Aurum” di Città Sant’Angelo, uno dei simboli del territorio negli anni ‘80 ma da otto anni inutilizzata: la struttura ospiterà store di Torri Cantine, realtà vitivinicola abruzzese parte del Rosarubra Group e potrà essere utilizzata anche dal Comune di Città Sant’Angelo per attività culturali.
L’impianto si estende su una superficie di poco inferiore ai quattro ettari e comprende tre ampi capannoni ed è stato ceduto dall’Ilva di Saronno a Torri Cantine, che in poco più di tre anni l’ha trasformata nell’hub di smistamento per l’Europa e per altri mercati, compresi quelli asiatici, contribuendo alla riqualificazione del territorio e generando una significativa ricaduta occupazionale.
L’operazione di acquisizione dell’area è stata lunga e complessa, così come ingenti sono stati gli impegni economici: ingredienti, questi, passati in secondo piano la mattina di giovedì 19, quando si è svolta l’inaugurazione della struttura, vissuta all’insegno della gioia e della curiosità per la nuova veste della realtà. Durante la conferenza di presentazione, il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti e l’amministratore delegato di Rosarubra Riccardo Iacobone hanno delineato gli obiettivi del progetto.
“Questo è un luogo simbolo per gli abruzzesi sin dagli anni ’80, - ha affermato Iacobone, “All’epoca, chi passava qui davanti non poteva che rimanere affascinato dalla sua architettura futuristica. Ebbene, a distanza di oltre 40 anni, la struttura ha conservato tutto il suo fascino. L’idea di trasformarla in un crocevia di riferimento collettivoè nata quasi per caso durante un incontro con il sindaco, ma poi l’abbiamo concretizzata in meno di un lustro. In questa location c’è tanto e di più, senza dimenticare che il punto centrale è rappresentato dal vino: è possibile acquistare direttamente dal produttore vino di qualità, Dop e biologico, anche sfuso.”
Perazzetti, dal canto proprio, ha espresso tutta la sua soddisfazione per essere riuscito a realizzare una meravigliosa idea che inizialmente sembrava destinata a rimanere solo un sogno nel cassetto.
“Siamo orgogliosi di donare alla cittadinanza questa nuova perla enogastronomica per Città Sant’Angelo - ha dichiarato il primo cittadino angolano -, una struttura che per troppi anni è stata in stato di degrado e che oggi è stata finalmente riqualificata. Costituirà un importante biglietto da visita per la nostra città, portando visitatori e ospiti da tutto il mondo. Si tratta di un progetto nato informalmente nel 2019 che, grazie a una costante interlocuzione tra ente e imprenditori, siamo riusciti a realizzare. Un punto di riferimento per la regione, un luogo di ritrovo per la comunità e un’eccellenza vitivinicola italiana. Abbiamo rifunzionalizzato una delle grandi strutture con potenziale nel nostro territorio e ci impegniamo a recuperarne altre per far decollare la nostra città”.
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