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Cantina Frentana chiude il 2022 con il segno +

15 milioni di euro di fatturato e produzioni in crescita per la cooperativa vitivinicola di Rocca San Giovanni che ha presentato i numeri nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa

a cura della redazione

Da un lato un anno che si chiude con numeri record per valore della produzione, fatturato complessivo e incremento della liquidazione agli oltre 700 soci; dall’altro le preoccupazioni per l’anno che verrà, con le nuove sfide per il mondo del vino e in particolare per le cantine cooperative, che rappresentano l’80% della produzione vitivinicola abruzzese.

Ospitato, lunedì 12 dicembre nella sala esperienziale della Torre Vinaria, il tradizionale incontro di fine anno con la stampa di Cantina Frentana voluto per tracciare un bilancio a tutto tondo degli ultimi dodici mesi di attività dell’azienda di Rocca San Giovanni, è anche un’occasione per riflettere sui processi che stanno influenzando e influenzeranno sempre più mercati e produzioni.

“Siamo di fronte a un bivio e mentre brindiamo ad un’annata dei record – ha spiegato il presidente di Frentana Carlo Romanelli – non possiamo esimerci da una riflessione più ampia che porterà anche la nostra cantina ad affrontare un futuro sempre più incerto a causa della crisi recessiva in atto. Per questo abbiamo voluto condividere con i giornalisti, e dunque con i lettori, le nostre preoccupazioni e la nostra idea di futuro che ci vedrà impegnati a camminare sul doppio binario della sostenibilità e dell’attenzione ai mercati; a coltivare il valore della cooperazione su più larga scala e a guardare alle persone al territorio come risorsa imprescindibile”.

“Usciamo dal fermo dovuto all’emergenza Covid-19, con numeri molto positivi – ha spiegato il direttore di Frentana Felice Di Biase -. Dal fatturato alla penetrazione sui mercati, il bilancio aziendale 2021/2022 della nostra grande famiglia cooperativa ha fatto registrare incrementi su tutti i fronti. Per il primo anno i ricavi dell’imbottigliato hanno superato i 4 milioni di euro con una crescita percentuale del 14% rispetto al 2021Aumentati anche i conferimenti con + 10% rispetto allo scorso anno e 220.000 quintali di uve conferite. Inoltre, si è registrato un aumento medio del 13% dei prezzi del vino all’ingrosso. La liquidazione totale della vendemmia 2021/22 ammonta ad € 9.714.900, la cifra in assoluto più alta degli ultimi due decenni, accresciuta del 14% rispetto allo scorso anno e redistribuita ai soci che passano così da € 38,12 a € 43,57 a quintale. Dal 2012, la liquidazione media a quintale – ha aggiunto Di Biase - è stata sempre superiore ai 30€/q.le; mentre negli ultimi 5 anni la media si è alzata ai 40€/q.le. Cifre che si sintetizzano con un valore della produzione totale, il più alto nella storia di sessantennale di Frentana, che supera i quindici milioni di euro. Sempre in tema di numeri, sono stati imbottigliati circa 16.122 ettolitri di vino a marchio: pari a 1.027.281 bottiglie e 146.600 bag in box. Numeri così positivi non possono che renderci orgogliosi ma non ci esonerano da un’analisi a largo spettroLe previsioni economiche del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea indicano un rallentamento dovuto alla crisi globale – ha aggiunto Di Biase -, a cui si aggiungono altre ombre, in particolare, per il mondo della cooperazione.

Nel mondo vitivinicolo assistiamo da un lato a concentrazioni in atto da parte di gruppi industriali sempre più grandi che, spesso, agiscono sotto la regia di fondi di investimento; e, dall’altro ad una polverizzazione della base produttiva cooperativistica. Questi nuovi gruppi industriali hanno in sé capacità di acquisto tali da poter condizionare il futuro mercato del vino abruzzese e, se, non diamo risposte unitarie e forti, rischiamo nel tempo di non poter più competere.

Un tempo considerate centri di grandi produzioni in termini di soli numeri per vini di basso prezzo e qualità, oggi – ha detto ancora Di Biase - sono tante le cooperative del vino diventate capaci di esprimere prodotti di buona qualità da consumo quotidiano ma anche assolute eccellenze. Ecco allora che fra le strategie da mettere in campo c’è da perseguire un’azione unitaria e coordinata. Nel nostro piccolo in Frentana stiamo lavorando sul fronte della sostenibilità, che è un tema ambientale, ma anche economico e di passaggio generazionale. La nostra Cantina già da alcuni anni percorre questa strada attraverso l’utilizzo responsabile delle risorse, e ha attivato buone pratiche sia nei metodi di coltivazione, tanto che i nostri soci non utilizzano glifosato e diserbanti, ricorrono alla lavorazione e allo sfalcio per il contrasto alle erbe spontanee e non al diserbo chimico; sia nell’applicazione di protocolli green nei processi produttivi”.

Frentana è la prima cantina cooperativa in Abruzzo a dotarsi dei certificati verdi per l'approvvigionamento di energia pulita, tanto che gli stabilimenti produttivi di Rocca San Giovanni e Fossacesia utilizzano al 100% energia prodotta da fonti rinnovabili.

Sono trascorsi 61 anni dall'inaugurazione della cantina (fondata nel 1958, ma pienamente operativa nel 1961) e Frentana, che continua a coltivare un legame forte con il territorio, si è affermata come realtà solida e moderna, apprezzata nei mercati nazionali e internazionali con vini a cui sono riconosciuti qualità e giusto prezzo.

“Un premio al lavoro attento degli ultimi anni e alla crescita importante della qualità delle produzioni – ha detto, raccontando le caratteristiche dell’ultima annata, il direttore tecnico ed enologo dal 1995 Gianni Pasquale – è arrivato recentemente dall'autorevole periodico tedesco Weinwirtschaft che da anni racconta e valuta il mondo della cooperazione del vino del Bel Paese. Per la nota rivista internazionale Frentana è su un doppio podio, attestandosi al primo posto come migliore cooperativa vinicola del centro Italia e al terzo posto nella classifica delle migliori venti cantine cooperative italiane 2022. Nello specifico la testata di settore ha effettuato una comparazione qualitativa su una selezione di vini delle più importanti cooperative e cantine sociali italiane e ha assegnato  a Cantina Frentana il punteggio totale di 524I vini premiati sono due bianchi e quattro rossi: Costa del Mulino Abruzzo Cococciola Doc (85 punti), “1960” Montepulciano D'Abruzzo Doc Riserva (89 punti), “Rubesto” Montepulciano D'Abruzzo Doc Riserva (90 punti), Costa del Mulino Abruzzo Pecorino Doc (90 punti), Costa del Mulino Montepulciano d'Abruzzo Doc (89 punti), Frentano Montepulciano d'Abruzzo Doc (81 punti). “Questi riconoscimenti – ha concluso Pasquale - ci lusingano perché sottolineano la grande crescita qualitativa di Frentana e rappresentano, per noi tutti, uno stimolo a fare sempre di più e meglio”.

Con il presidente Carlo Romanelli, recentemente rieletto alla guida della cantina, il direttore Felice Di Biase e il direttore tecnico Gianni Pasquale, hanno preso parte alla conferenza stampa il consulente e agronomo Maurizio Gily e Fabio Piccoli, giornalista esperto di economia e marketing del settore vitivinicolo e direttore del magazine Wine Meridian.

 

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